Rito Cattolico
Questo è il rito funebre più diffuso in Italia.
Prima del decesso, se la persona è ancora cosciente, viene chiamato il sacerdote cattolico a dare l'ultima Comunione, necessaria per l' assoluzione dell'anima, a morte avvenuta il sacerdote concede l'estrema unzione.
In seguito all'accertamento della morte, si procede alla vestizione del deceduto con un abito nuovo, solitamente molto elegante, il corpo viene prima pulito e curato da personale specializzato, per renderlo presentabile nei giorni di veglia che precedono la sepoltura.
La veglia avviene in casa o presso la camera mortuaria di un ospedale e generalmente i visitatori arrivano nelle ore serali, per dare il tempo alla famiglia di eseguire le cure necessarie al defunto.
La veglia è il momento in cui la famiglia si raccoglie attorno al morto a pregare per lui, a ricordare la sua vita, e consolarsi l'un l'altro. Può durare da poche ore a due giorni.
In tempi passati la preghiera era centrale, per tutta la durata della veglia veniva recitato il rosario e poteva essere presente il sacerdote.
La bara è generalmente aperta, fiancheggiata da candele, in alcune tradizioni cattoliche, gli specchi vengono coperti o rivolti verso il muro.
È consuetudine per i cattolici salutare i loro cari con un bacio di addio sul viso del defunto. I fiori sono molto usati quali simbolo della bellezza transitoria, ma in alcuni casi viene espressamente richiesto dalla famiglia che l'omaggio sia devoluto in opere di beneficenza.
Può essere letto un elogio funebre del defunto durante la veglia o in altro momento.
Il giorno del funerale viene eseguita la Messa da Requiem: il corpo è trasportato dal luogo della veglia alla chiesa e le campane suonano con una tonalità molto grave e profonda per radunare la comunità al triste evento.
Il corpo viene posto con la testa verso l'altare, la bara è ricoperta di fiori e contornata da ceri. Il sacerdote, vestito di nero e con una sciarpa viola, spolverizza la bara con acqua santa, chiede che sia dato il riposo eterno al defunto e che sia assolto da ogni peccato. Si prega affinchè venga accolto nel regno di Dio e si raccomanda la sua anima ai santi del Paradiso.
La Messa funebre comprende preghiere, letture delle Scritture, una omelia, l'eucaristia, canti per la resurrezione del corpo di fronte al Salvatore. Al termine della funzione, il sacerdote passa due volte intorno alla salma con acqua santa ed incenso.
Dopo la messa, i fedeli si incamminano verso il cimitero per il rito del Commiato, dove si procede alla sepoltura o alla cremazione del corpo. La chiesa ha permesso la cremazione dal 1963.
I cattolici credono fortemente che il credente non possa essere sepolto ovunque ma in un luogo di sepoltura consacrato.
Il terreno o il mausoleo in cui il corpo sarà deposto viene benedetto dal prete con altre preghiere e la salma è di nuovo cosparsa con acqua santa ed incenso, a conclusione il sacerdote fa il segno della croce sul corpo.
E 'consuetudine lasciare al sacerdote del denaro per la Messa da Requiem, non è obbligatorio, ma rappresenta un riconoscimento per il tempo e i servizi offerti.
I cattolici trovano conforto nell'idea che chi ha creduto nel Signore sarà ammesso in cielo e che le anime vivranno eternamente beate nel Paradiso. Ma ci sono due passaggi precedenti, l'Inferno e il Purgatorio, in cui l'anima dovrà prima scontare le sue colpe in base alla gravità delle azioni commesse in vita.
Dopo i funerali, i parenti si stringono vicino alla famiglia che inizia a confrontarsi fortemente con la triste realtà della loro perdita.
Oggi il lutto non prevede particolari restrizioni, sono piuttosto le persone che si trovano vicino alla famiglia che devono cercare di darle conforto in questi duri momenti, sostenere i familiari ascoltando il loro dolore e la loro sofferenza, senza tentare di diminuire o ignorare le loro emozioni, fornire aiuti pratici per le faccende quotidiane.
Ogni anno il giorno della morte della persona può essere richiesta dalla famiglia una messa di suffragio per rinnovare il ricordo il defunto.
Il colore del lutto è solitamente il nero, ma durante il rito funebre familiari, parenti ed amici solitamente vestono eleganti con tonalità scure. Fino a non molto decenni fa, vigeva la tradizione di portare abiti neri anche per tutta la vita come segno di lutto. Oggi non c'è più questa usanza, la si può trovare forse ancora nei piccoli paesi di campagna, dove in particolare le donne, indossano un velo e abiti neri dopo la scomparsa del marito o di un figlio.
tradizionalmente, i funerali cattolici vengono negati a chi non è stato battezzato, agli eretici, ai suicidi (a meno che non abbiano mostrato segni di pentimento), ai peccatori, agli scomunicati, a chi ha apertamente disprezzato i sacramenti.